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                                                              FILOSOFIA DEL DIRITTO E LIMITAZIONE DELLO SCIOPERO
                                                                                             (di maurizio berruti)


Come la stampa ha comunicato, nelle aule parlamentari si sta varando una legge che tende a regolamentare o meglio, a limitare il diritto di sciopero per i settori di lavoro autonomo rappresentati dagli avvocati, dai benzinai, dai camionisti e dai tassisti. Lo strumento legislativo di limitazione della libertà di sciopero è materia oltremodo delicata. Già da tempo per i settori pubblici, treni, autobus e dipendenti degli enti statali, vige una normativa che impone una certa limitazione del diritto di astensione dal lavoro. In un paese a democrazia liberale, quale è il nostro, non è possibile limitare le libertà individuali che costituiscono la base stessa di una filosofia del diritto che produce il contratto sociale al quale lo Stato e tutti i cittadini debbono attenersi . 

Limitando (o come dicono i fautori, "regolamentando") la libertà di sciopero per le categorie del pubblico impiego, si è derogato in parte al principio di libertà. Per fare questo, il legislatore si è richiamato all'interesse prevalente di un servizio di proprietà dello Stato volto a servire la cittadinanza. Esso è superiore all'interesse del singolo operatore del servizio. Va fatto notare che i servizi che arroga a se lo Stato, sono servizi ritenuti di primaria importanza che debbono comunque essere garantiti al cittadino. Questo per rispettare i principi del "contratto sociale" che lega fra loro i cittadini e con questi con lo Stato. In pratica un servizio di proprietà dello Stato e da esso gestito o dato in CONCESSIONE ad un privato, per il suo specifico interesse pubblico, prevale sull'interesse privato del lavoratore che svolge la sua attività in dette strutture. Quindi il diritto di sciopero del lavoratore, può essere regolamentato per non nuocere alla maggioranza dei cittadini. Da più parti si ritiene comunque, che le giustificazioni portate a supporto della tesi legislativa, stanno "strette" ad un sistema democratico a mercato liberale. Qualcuno ritiene che la necessità di limitare un diritto primario quale l'astensione volontaria dal lavoro come forma di protesta sindacale, sia nata nel momento stesso che i sindacati ufficiale o storici perdevano consensi a beneficio dei Cobas, difficilmente controllabili dal potere partitico. Certo è che in un paese dove i poteri sono concentrati in mano a pochi soggetti dell'economia e della politica, si ha la necessità che nulla viaggi isolatamente per mantenere il quadro del sistema nelle direttive preesistenti. Se su i lavoratori del pubblico si può in qualche modo sostenere la limitazione della loro libertà di sciopero, per i lavoratori autonomi la stessa limitazione è in contrasto sia con la democrazia, con il mercato che con i principi della filosofia del diritto che è a sostegno di tutta la struttura dell'essere Stato del nostro Paese. 
La filosofia del diritto pone le basi, i meccanismi, i presupposti affinché in un certo paese si abbia un certo tipo di rapporto fra i cittadini e lo Stato. Per esempio, la filosofia del diritto che sostiene un paese con un dittatore unico, pone delle basi diverse da un paese che si fonda sulla democrazia. Lo stesso si può dire per una nazione a monarchia parlamentare nei confronti di uno a Repubblica parlamentare. Quindi la filosofia del diritto, pone per i vari sistemi scelti una serie di vincoli sequenziali inter connessi fra loro che non possono essere cambiati, a meno che non si modifichino totalmente i principi base. 
Nel corpo umano, scorre il sangue che è fatto in un certo modo, con certe componenti che interagiscono con tutto l'ambiente, sia esso fatto di tessuti o di liquidi. Quindi la conformazione del sangue umano è nella filosofia globale del nostro corpo che è nato su di un pianeta con dell'ossigeno, con temperature medie di 20 gradi e così via. Tutto l'essere è stato concepito per adattarsi a questo ambiente. Se noi dovessimo modificare il sangue umano e far scorrere nelle vene un liquido diverso, il corpo muore. Quindi o modifichiamo, ammesso fosse possibile, tutta la filosofia insita nella costituzione del corpo e quindi tutti gli organi che lo compongono o non abbiamo nulla. La costituzione degli stati nasce da un certo tipo di filosofia del diritto che rende il corpo sociale omogeneo ai fini di quella filosofia. Il limitare la libertà di sciopero per i lavoratori autonomi sopra detti, è di fatto cambiare uno dei pilastri della filosofia che permette una democrazia liberale. Ciò significa modificare solo in parte un sistema rendendolo non più consono con i principi che lo hanno costituito. Il fatto è gravissimo in quanto pone le basi per una diversa via che non è quella della democrazia ma della dittatura. Ancor più grave è il fatto che nessuno si è posto con vigore contro questa annunziata limitazione di libertà. Non solo non hanno detto nulla gli organi preposti all'applicazione della Costituzione e a rappresentare i cittadini , ma anche gli stessi Italiani non hanno avuto niente da dire in proposito. Questo fatto è oltremodo emblematico. Le forze occulte che gestiscono il paese sono riuscite a impedire che negli anni i cittadini si appropriassero culturalmente dei meccanismi della democrazia. Questo stato di cose, impedisce il riconoscimento di atti pericolosi per la stessa libertà di tutti gli individui.