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Notiziario N.27 Luglio 2004
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la siderurgia anche, la produzione delle vetture si sta trasferendo per altre società (Fiat - General Motors), il campo della distribuzione alimentare, è in gran parte occupato da imprese Francesi e così via. L’economia rimasta oggi in Italia, si attua al nord - est., con miriadi di imprese piccole, pressoché a conduzione familiare, che hanno sì, grande inventiva e coraggio imprenditoriale, ma che vedono tutti i loro limiti, nella loro piccola dimensione e nella concorrenza cinese. In questo quadro, quali possono essere i settori ancora appetibili e liberi da poter conquistare?
I pubblici servizi, che in parte sono stati privatizzati. Ecco il settore dove si possono investire capitali e dove si può prendere tutto; sono i servizi di trasporto pubblico. In questo, vanno compresi anche quelli d’interesse pubblico. Non è un segreto per nessuno, che la Benetton con cordate finanziarie, ha già acquisito la società autostrade. L’indirizzo, è quello di conquistare anche ogni tipo di trasporto persone. Aerei, treni, pullman, noleggio e in fine i taxi. Ecco siamo arrivati al nostro problema: i taxi. Per gli aerei, sappiamo tutti com’è ridotta l’Alitalia. Si aspetta solo che qualcuno la salvi dalla bancarotta. Quindi un’impresa su cui è facile mettere le mani. Anche per i treni, è gia stata avviato il processo di liberalizzazione del trasporto. Ormai chiunque, utilizzando le linee esistenti, può fare un suo servizio. Per i pullman, da sempre essi sono al libero mercato, anche se ciò è stato frenato da una politica amministrativa illegittima. Per questo tipo di trasporto persone, si ha bisogno di una semplice autorizzazione che ne impedisce il controllo pubblico sulla gestione e le tariffe. Lo stesso dicasi per il noleggio da rimessa. Settori facilmente acquisibili, da eventuali capitali che avessero interesse ad appropriarsene. Riepilogando, il trasporto aereo è facilmente conquistabile, lo stesso per i pullman e le vetture da noleggio con conducente, le autostrade (le vene per il trasporto su gomma) sono già state

 acquisite, per completare la filiera, mancano solo i taxi. E qui il meccanismo, a questi signori che cercano di investire i loro capitali per prendere ogni aspetto del mercato dei trasporti persone, si è inceppato. I taxi a differenza degli altri vettori di trasporto persone, sono un servizio pubblico e hanno, come atto per lo svolgimento del servizio, la licenza. Questa posizione giuridica, rende difficile l’acquisizione del comparto, con un costo contenuto. Per i pullman e per il noleggio da rimessa, e sufficiente inflazionarli per far precipitare il loro valore sul mercato. Pensiamo a quello che sta succedendo in questo periodo a proposito di noleggi. Vengono rilasciate autorizzazioni da tutti i piccoli paesi intorno alle grandi città, senza che la cittadina abbia ne il numero degli abitanti, ne l’interesse economico sufficiente per assorbire tali sortite di servizi. Si fa semplicemente, per abbattere il loro valore e renderlo disponibile, a basso costo, sul mercato. Certo in un primo momento gli si permette di lavorare nelle grandi aree urbane invadendo il mercato dei taxi. Magari con accordi “particolari” fatti con gli alberghi ed altro, ma siatene certi, ciò serve solo per rendere la loro uscita appetibile ai soggetti singoli che le richiedono. Quando il gioco sarà finito, si riporteranno duramente nel loro reale ambito di lavoro, per far precipitare a zero il loro valore. Quindi, tornando come si dice a bomba, i taxi hanno una loro natura giuridica che ne rende difficile l’abbattimento del loro valore. Per gli ideatori del progetto di conquista, di tutto il mercato del trasporto persone, si rendeva necessario trovare qualche escamotage per trasformare in qualche modo, il servizio pubblico dei taxi contingentati nel loro numero e con tariffe controllate, in un servizio in parte liberalizzato che permettesse la conclusione delle acquisizioni a basso costo. Ed ecco la “nostra” antitrust. Come abbiamo detto in un nostro precedente articolo, l’autorità di garanzia per la concorrenza nel mercato, è stata istituita per controllare che tutte le regole che consentono un’equilibrata concorrenza

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